Tu non sei rotto.
Hai camminato a lungo
in un deserto senza fine.
Hai dormito con gli occhi aperti
per paura che il buio
divorasse quel poco che avevi.
Sei sopravvissuto a notti senza stelle
e a giorni in cui anche sospirare era un lusso,
tra sguardi che non ti vedevano,
e parole che ti negavano.
Perciò sei stanco, questo sì.
Ma non sei rotto.
Non sei rotto,
anche se rotto è come ti senti.
È solo che hai un’anima pesante
intrappolata in un corpo
che si agita per restare a galla
in un mare senza sponde.
Tu non sei rotto.
Credi a me:
sei solo stanco.
E se oggi sei qui,
nel silenzio dell’amato,
a dire che non ce la fai più,
sappi che, sì,
stai guardando una crepa.
Ma ogni crepa è un varco
da cui entra la luce.