Ci sono stagioni che cambiano all’improvviso,
senza che nessuno abbia deciso.
Un giorno ti accorgi che l’acqua
che prima ti dissetava
Che la stanza
dove ti sei sempre sentito a casa
si è stretta di qualche centimetro.
Non sempre è colpa di qualcuno.
A volte le cose si spostano da sole:
i corpi, i muri, i punti di vista.
Anche il silenzio può cambiare di posto.
Le parole non dette si accumulano sotto la pelle,
diventano vento. E a un certo punto spingono:
non per andarsene, ma per farti fare spazio.
Ma dico: chi resta, resta.
Chi si allontana, era già altrove.
Le porte restano dove sono.
Le chiavi, semmai, cambiano tasca.
E se qualcuno si accorge
che l’acqua non è più fresca come prima,
che la stanza è cambiata, che il vento gira al contrario…
può sempre scegliere:
rimanere, oppure andare a respirare da un’altra parte.
Perché nessuno ha rubato nulla.
Nessuno ha perso niente.
A un certo punto ci siamo solo accorti
di avere una sete diversa.