Non sempre il silenzio è assenza.
A volte è strategia. A volte è accerchiamento.
A volte è una condanna senza processo.
C’è chi pretende risposte in pubblico
ma costruisce le domande in privato.
C’è chi trasforma il consenso degli altri
in una clessidra rovesciabile a comando.
Quando dicono “era solo una battuta”,
dimenticano che le battute, come i colpi,
fanno male solo se toccano un punto vero.
Quando mentono loro, è strategia.
Quando dici la verità tu, è cattiveria.
Quando spariscono, è silenzio legittimo.
Quando ti tiri indietro, è una mancanza.
Quando rifiutano loro, è libertà.
Quando rifiuti tu, è tradimento.
Ma le proiezioni funzionano solo se le accetti.
Se decidi che non sei più lo specchio di nessuno,
allora i riflessi diventano ombre lontane.
Io non sono sparito. Sto solo imparando
a non sedermi più ai tavoli dove il cibo sa di colpa.
E se qualcuno a questo punto si è riconosciuto
be’, davvero: chi sono io per contraddirlo?