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LA NAZIONE PIU’ IGNORANTE D’EUROPA? L’ITALIA, OVVIAMENTE

È possibile misurare l’ignoranza di un popolo? Possiamo provarci. E per farlo ci affidiamo all’ultima edizione di Perils of perseption, studio pubblicato annualmente da IPSOS Mori, società di ricerche di mercato del Regno Unito, che conduce sondaggi per una vasta gamma di importanti organizzazioni e altre agenzie di ricerca di mercato. La ricerca mette in evidenza le percezioni errate dell’opinione pubblica sulla percentuale di persone che muoiono a causa di malattie, violenza, infortuni da trasporto e altre cause. Il sondaggio ha coinvolto 32 Paesi e ha chiesto ad oltre 16 mila persone quali sono, secondo loro, le principali cause di morte nel proprio Paese. Ci sono delle differenze tra i Paesi partecipanti alla ricerca, ma in media, le persone tendono a sottovalutare i decessi causati da tumori e malattie cardiovascolari e a sopravvalutare quelli causati da lesioni da trasporto, abuso di sostanze e violenza.

Di seguito, ne riportiamo qualche estratto.

Cause di morte in tutto il mondo Malattie e infezioni

Secondo lo studio IHME Global Burden of Disease Study 2017 (IHME), le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello globale e la seconda causa sono i tumori. La maggior parte dei Paesi coinvolti nello studio sottovaluta la percentuale di persone che muoiono ogni anno a causa di malattie cardiovascolari.

  • Il dato medio in tutti i Paesi è dell’11%, mentre la cifra reale è quasi tre volte superiore pari al 32%.
  • Allo stesso modo, la maggior parte degli intervistati sottovaluta la percentuale di persone che muoiono di cancro ogni anno. In media la gente pensa che il 15% dei decessi sia dovuto al cancro quando la cifra reale è del 24%.
  • Anche i decessi dovuti a disturbi neurologici come la demenza o il morbo di Parkinson sono sottovalutati in molti Paesi. L’ipotesi media è del 5%, invece, la cifra reale è del 9%.
  • Quasi tutti i Paesi sovrastimano la percentuale di decessi dovuti all’HIV/AIDS o alle infezioni sessualmente trasmissibili (IST). L’ipotesi media è del 5%, ma in realtà la cifra è dell’1%.

Conflitto, terrorismo e violenza

Ogni Paese sopravvaluta la percentuale di persone che muoiono ogni anno a causa di violenze.

  • Il dato “reale” medio di tutti i Paesi è solo dell’1%, mentre l’ipotesi media è dell’8%.
  • Quasi tutti i Paesi dello studio sovrastimano la percentuale di persone che muoiono ogni anno a causa del terrorismo o di conflitti. La media di tutti è di appena lo 0,1%, invece, l’ipotesi media è del 5%.

Uso di alcool e sostanze stupefacenti

Anche la percentuale di decessi dovuti alla dipendenza da droghe o alcol è sovrastimata in tutti i Paesi.

  • In media la gente pensa che ciò rappresenti l’8% di tutti i decessi quando in realtà è dello 0,7%.

Suicidio In ogni Paese

Le persone sopravvalutano il numero di persone che muoiono per suicidio.

  • La percentuale media di morti per suicidio è dell’1,6% rispetto a un’ipotesi media del 7,3%.

Lesioni da trasporto

I danni da trasporto sono sopravvalutati in quasi tutti i Paesi.

  • L’ipotesi media è del 10%, ma la cifra effettiva è molto più bassa pari al 2%.

E gli italiani quanto sono accurati nelle loro percezioni?

  • Gli Italiani pensano che il 10% delle persone muoia per malattie cardiovascolari ogni anno quando in realtà la cifra è del 35%
  • L’ipotesi media è che il 20% della popolazione italiana muore di cancro ogni anno quando in realtà la cifra reale è del 29%.
  • Gli Italiani sottovalutano di molto il numero di persone che muoiono di disturbi neurologici ogni anno. L’ipotesi media è del 6% quando in realtà è più del doppio pari al 14%.
  • Gli Italiani sovrastimano la percentuale di persone che muoiono di HIV/AIDS o di IST ogni anno. L’ipotesi media è del 5% rispetto alla cifra reale dello 0,1%.
  • La popolazione italiana sovrastima molto i decessi dovuti a violenze, come ad esempio l’omicidio. L’ipotesi media è del 9%, invece, la cifra reale è pari allo 0,1%
  • Gli Italiani sopravvalutano la percentuale di persone che muoiono ogni anno a causa del terrorismo o di conflitti. L’ipotesi media è del 4% quando la cifra effettiva è inferiore allo 0,5%.
  • La popolazione italiana sopravvaluta anche il numero dei decessi legati all’abuso di sostanze. L’ipotesi media è del 10%, invece, la cifra effettiva è del 2%. 8. Allo stesso modo, gli Italiani ritengono che i decessi legati al suicidio siano pari al 7%, invece, la cifra reale è pari allo 0,7%.
  • Secondo gli Italiani le lesioni da trasporto, come gli incidenti sulla strada, causano il 7% di decessi. La cifra reale corrisponde allo 0,7%.

Indice delle percezioni errate

Attraverso undici domande, in cui è stato richiesto ai rispondenti di stimare la realtà dei fatti, sono stati ottenuti modelli chiari in cui gli intervistati hanno una visione più accurata del proprio Paese. Motivo per il quale, è stato calcolato l’Ipsos “Misperceptions Index”, come mostrato nella tabella sottostante.

 

32 Brazil Most accurate
31 South Korea
30 Netherlands
29 Colombia
28 Sweden
27 Canada
26 Saudi Arabia
24 Peru
24 South Africa
23 Belgium
22 Chile
21 India
20 Argentina
19 Russia
18 France
17 United States
16 Mexico
15 Germany
14 Hungary
13 Japan
12 Philippines
11 Australia
10 United Kingdom
8 Hong Kong, SAR, China
8 Italy
7 Malaysia
6 Poland
5 China
4 Singapore
3 Spain
2 Romania
1 Turkey Least accurate

L’Italia si posiziona all’ottavo posto, molto più vicina al polo della “meno-accuratezza”. Le percezioni degli Italiani risultano essere meno precise rispetto a quelle degli altri Paesi coinvolti nello studio, molto simili ai rispondenti di Cina e Polonia. Dai risultati dello studio si evince come nel 2020, la Turchia risulta essere il Paese “più ignorante” nelle sue percezioni, seguita da Romania e Spagna. Al contrario il Brasile risulta essere il Paese più preciso, seguito da Corea del Sud e Paesi Bassi..

IL TEST

Ma, se avete tempo e voglia, potete aiutare l’Italia a risalire la classifica. Come? Facendo questo test. Ma attenzione, potreste scoprire di meritarvi la maglia nera insieme a tutti i vostri patrioti.

Salvatore “Saso” Tigani è un giornalista, scrittore e autore umoristico. È diventato famoso con Come sopravvivere ai Calabresi, ma ha scritto anche cose belle. Alcuni suoi racconti hanno vinto importanti premi letterari e compaiono in raccolte e antologie nazionali. Però è astemio.