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Tutta la vita in uno schiaffo
Lo schiaffo di Will Smith vi ha stancati, lo so, ma c’è così tanto ancora da dire… E non possiamo trincerarci dietro all’adagio bacchettone del “sono fatti suoi, lasciatelo stare” e “poverino”, perché il lavoro del VIP è quello di fare il VIP, nella buona e nella cattiva sorte. I suoi video motivazionali, per esempio, gli hanno portato un sacco di visibilità in più, comprata da noi con il nostro tempo e incassata da lui al botteghino, e così purtroppo va la gloria di questo mondo: su e giù. Ecco perché oggi ho scoperto una cosa e volevo condividerla con voi, una cosa pruriginosa, ma importante per chi ha un…
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Buon San Valentinisco
Oggi, nel santissimo giorno di San Valentino, mi sento di condividere con voi un fatto personale, molto intimo, a proposito dell’amore e di tutto il merchandising a esso collegato. Praticamente correva l’anno 2012 o forse quello dopo, chi se lo ricorda più. Vivevo una bella storia di passione, meraviglia, cinema e letteratura con una tipa dagli occhioni azzurri-azzurri. Niente di complicato, nessuna aspettativa, solo un bel feeling e le solite cazzate semantiche a corredo. Dopo il primo mese però, in lei scatta qualcosa, una molla che certe donne, ora lo so, cominciano a caricare non appena conoscono un maschio nuovo. La molla morbosa della gelosia. Minchia mi comincia a fare…
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Astronauta per finta
E nell’augurarvi una splendida giornata, mi ri-presento: sono Saso e da grande volevo fare l’astronauta. Poi sono diventato grande davvero e ho scoperto che gli astronauti al massimo potevano arrivare sulla luna, e nemmeno spesso, e che quindi se volevo andare su pianeti lontani a chiacchierare con specie aliene e diversissime da noi dovevo cambiare sogno e quindi mestiere. Ecco perché ho preso la penna e non l’ho posata più, per scrivere fantascienza. TUTTAVIA, la vita è fatta di progetti fatti e disfatti, di pietre che ti rotolano addosso guastandoti i piani e la fisionomia, tant’è che a volte mi guardo allo specchio e mi chiedo: ma sono sempre io?…
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Pareri o complimenti?
A proposito di scrittura creativa e aspiranti scrittori, vorrei condividere con voi una riflessione che è nata all’interno di un gruppo dedicato agli addetti ai lavori. Contiene anche qualche domanda rivolta a chi, come me, ama scrivere e sta percorrendo, da solo o in compagnia, la via lunga e irta di ostacoli che porta (o almeno questo è l’augurio) fuori dall’amatorialità e punta dritta alla consacrazione. Fatemi sapere la vostra, se vi va. Quando mi fanno leggere qualcosa – e spesso mi capita, sia in ambito lavorativo che non – premetto sempre questa domanda: “Vuoi un parere o un incoraggiamento?”. Perché negli anni ho capito che ci sono due tipi…
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La voglia di scrivere e il desiderio di venire pubblicati
Ho imparato a mie spese che la voglia di scrivere e il desiderio di venire pubblicati possono reagire tra loro provocando danni molto grandi e, soprattutto, duraturi. Nel 2015 avevo un profilo Facebook molto seguito, carico di post originali (nel senso di “nati su Facebook e non copincollati da altri media”) e articoli invece già editi (e quindi, stavolta sì, copincollati dai tanti giornali e riviste con cui ho collaborato nel corso della mia decennale “carriera” da pubblicista, ma anche dal mio vecchio, discretamente seguito blog “Pino l’Astuto & Friends”, pace all’anima sua). I “mi piace” fioccavano e ogni pezzo scatenava una piccola discussione tra i commenti che, come sapete…
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Predicare bene, razzolare male: l’ambientalismo comodo.
“Ora che l’ultima conferenza sul clima è in corso a Glasgow, in Scozia, e Greta Tunberg ha, ancora una volta, mostrato al mondo che lei è la coscienza della sua generazione, qualcuno deve dirglielo: “Puoi essere la coscienza della tua generazione, ma non la rappresenti”. Vorrei davvero che tu lo fossi Greta, ma non lo sei. Ma posso mostrarti chi lo è. Greta, hai 13 milioni di follower su Instagram, il che è fantastico. Ma Kylie Jenner ne ha 279 milioni, che è di più. Voglio dire, seriamente, chi è il vero influencer in quella generazione? La cittadina modello o la modella? La giovane donna che si rifiuta di volare…
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LOST IN PORTOGALLO EP. 1 – VIAGGIO FUORI PROGRAMMA
Il 29 luglio scorso sono stato a Treviso per una visita medica. Sono arrivato il giorno prima, ho pernottato in un ottimo B&B affacciato sul Canale Cagnan, ho cenato per due sere di fila a base di carne al Ristorantino di Piazza Sant’Agostino e sono ripartito il 31 luglio. Il volo di ritorno per Lamezia Terme era previsto per le 11.25, così sono arrivato in aeroporto con due ore di anticipo: ne ho approfittato per comprare una bottiglia di vino al Duty Free, un fumetto e del cibo spazzatura per il viaggio. Alle 10.50 ho strisciato la carta di imbarco digitale sul lettore di QrCode, mostrato la carta di identità…
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COMU ‘NA JORNATA – di Stellario Belnava [+ libro gratis]
In esclusiva per il nostro sito, abbiamo il piacere di pubblicare l’ultimo lavoro del professore Stellario Belnava: una poesia ritrovata incompleta dopo circa trent’anni e terminata oggi. COMU ‘NA JORNATA Scuràu, ‘ntornu è serenu, l’aria è duci, si queta chjanu chjanu ogni rumuri, è tardu e non si senti cchjù ‘na vuci, scumpàri ogni tormentu, ogni doluri. ‘Sta luci già si perdi dintr’ ‘o scuru, è ‘n’atru jornu ormai chi si ndi va, ‘stu suli russu sta morendu puru e arretu all’orizzonti scindi già. Pari ‘sta vita comu ‘na jornata: era matina, non passava mai, poi fici menzijornu a ‘na volata e ‘mu si faci notti è prontu ormai,…
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LOST IN PORTOGALLO EP. 2 – UN CALABRESE IN PORTOGALLO
Non parlo portoghese. Non so quanto ci azzecchi, ma non parlo nemmeno spagnolo. Conosco giusto qualche parolaccia. In Spagnolo, dico. E, di più, a causa del Covid sono due anni che non viaggio, perciò anche il mio inglese è arrugginito. Quando mi avvicino al bancone dell’InfoPoint, al centro del Terminal, conto di essere il più concentrato possibile. «Hello, I’m italian, my english is not good and I’m in Portougal for a mistake». La signorina spalanca gli occhi e la bocca e mi risponde: «In che senso è qui per errore?». Mostro la carta di imbarco digitale e, sempre in inglese masticato, spiego che avrei dovuto andare da Treviso a Lamezia…
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LOST IN PORTOGALLO EP. 3 – TROPPE COINCIDENZE
Il 28 luglio ho preso un aereo da Lamezia a Treviso, preciso, puntuale, sono sbarcato con un po’ di ritardo soltanto perché c’è stata una grandinata colossale e la torre di controllo ci ha tenuto in aria per mezz’ora prima di darci il permesso di atterrare. Il taxista che mi ha accompagnato al B&B dove avrei alloggiato per i tre giorni successivi (un grazioso appartamentino bagnato dal Canale Cagnal, adagiato tra due bellissimi mulini, vicino alla chiesa di San Francesco), mi ha spiegato che il maltempo aveva fatto parecchi danni e che era tutto il giorno che si guastava e si sistemava, rovesciando tonnellate di ghiaccio e asciugando subito dopo.…